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Radio Spore
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2022-05-17
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GR
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Palestina, Nakba, Kurdistan, Cuba, Cile, giornalista, Spagna, aborto, salute mestruale, Open Arms, Salvini, esercito, Sardegna
[29.0 MB
| 28 mins, 18 secs
| 224 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 48000kHz]
Gr della Ciurma Pirata del 17/05/2022
Gr della Ciurma Pirata del 26/01/2022
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Radio Spore
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2021-12-23
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GR2021
⋉
Marocco, Israele, droni, commercio di armi, Sahara Occidentale, persone migranti, Libia, elezioni, lavoro, morti sul
[25.2 MB
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| 48000kHz]
Gr della Ciurma Pirata del 23/12/2021
Gr della Ciurma Pirata del 08/10/2021
Gr della Ciurma Pirata del 01/10/2021
Gr della Ciurma Pirata del 24/09/2021
Gr della Ciurma Pirata del 17/09/2021
Gr della Ciurma Pirata del 18/06/2021
Gr della Ciurma Pirata del 04/06/2021
Gr della Ciurma Pirata del 28/05/2021
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Radio Spore
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2021-05-25
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GR2021
⋉
morti in carcere, frontiere, migrazioni, Bosnia, Musa Balde, Colombia, Ceuta, Marocco, Turchia, Palestina, lavoro
[24.7 MB
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| 44100kHz]
Gr della Ciurma Pirata del 25/05/2021
Gr della Ciurma Pirata del 21/05/2021"
Gr della Ciurma Pirata del 07/05/2021
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01
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Redazione Gr Ciurma Pirata
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Italia, Emila-Romagna, Bologna
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2021-03-11
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GR2021
⋉
lotte operaie, diritto al lavoro, SiCobas, CoordinamentoMigranti, TntFedex, Texprint, Yoox, Vaccini, Lombardia, NoGrandiNavi, MaiConSalvini, 11Marzo,
[38.3 MB
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Puntata del Gr della Ciurma Pirata del 11/03/2021
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Radio Wombat
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2021-02-10
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GR2021
⋉
usb, metalmeccanici, lavoro, buzzi, scuola, precari, forbe, ricordo, prato, non una di meno,
[124.9 MB
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Gr della Ciurma Pirata del 10/02/2021
Gr della Ciurma Pirata del 09/12/2020
Gr della Ciurma Pirata del 17/11/2020
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01
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Redazione Gr Radio Spore
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@
Italia, Emila-Romagna, Bologna
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2020-04-06
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GR
⋉
coronavirus, mutualismo, colonnasolidaleautogestita, berneri, usi, rentstrike, cas, carcere, campagnadico32, scuola, lavoromigranti, spagna
[49.6 MB
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Puntata del Gr di Radio Spore del 06/04/2020
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01
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Redazione Gr Radio Spore
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@
Italia, Emila-Romagna, Bologna
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2020-04-01
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GR
⋉
sanit, lavoro, educazione, casa, caccia, stereodon, lavoro, cpr, scuola, campagnadico32, hong kong, colombia, rojava
[24.0 MB
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Puntata del Gr di Radio Spore del 01/04/2020
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01
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Redazione Gr Radio Spore
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@
Italia, Emila-Romagna, Bologna
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2020-03-30
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GR
⋉
covid19, lavoro, ambiente, patrickzaky, cas, acer, graffiti, educazione, chiuderelefabbriche, grandiopere, cprgradisca, assembleeradiofoniche, portogallo, palestina, solidarietinternazionale,
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| 44100kHz]
Puntata del Gr di Radio Spore del 30/03/2020
Puntata del Gr di Radio Spore del 26/03/2020
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1
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radio onda d'urto
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stati uniti, Texas, Italia, emilia romagna, brescia, bologna,
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2016-10-25
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s05p05
⋉
mezzoradaria, radio, ondadurto, Texas, Azzurra Crispino, lavoro, sciopero, america, IWW, sindacato
[15.7 MB
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| 1ch
| 44100kHz]
Mandiamo in onda una puntata del 03/10/2016 di Radio Onda d'urto. La puntata parla del primo sciopero nazionale incominciato il 9 settembre 2016 nelle prigioni di tutti gli Stati Uniti d'America con Azzurra Crispino, docente universitaria a Austin, Texas, e media co-chair dell’IWW – IWOC, il Comitato che orgaizza i lavoratori-trici incarcerate-i nell’ambito dello storico sindacato rivoluzionario IWW, Industrial Workers of the World.
Parliamo della privatizzazioni delle carceri. Con uno sguardo approfondito sulla situazione dei carceri italiani.
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2
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2015-04-09
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s03p27
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mezzoradaria, Spagna, repressione, operazione, Pignatta, Pandora, GAC, anarchia, sciopero della fame, Francisco Solar, Monica Caballero,
[10.0 MB
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- audio [vorbis
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| 44100kHz]
Intervista a Ciabi, un compagno basco, che ci ragguaglia sull'operazione Pignatta, operazione repressiva che ha visto l'arresto di 35 compagni e compagne sul suolo spagnolo. Cosa è successo in Spagna con l'operazione Pignatta e che relazione ha con la precedente operazione? Dal tuo punto di vista che strategia e che obiettivi si propone la repressione con queste operazioni? Di che cosa ha paura il potere costituito in Spagna? Perchè adesso queste leggi? Come si stanno organizzando i compagni, per dare una risposta a questa ondata repressiva e alla situazione generale? Quanti compagni ci sono in questo momento in carcere e dove si trovano? Qual è il trattamento riservato ai nostri compagni al momento dell'ingresso in prigione? E' previsto un trattamento speciale?
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3
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2015-04-09
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s03p27
⋉
mezzoradaria, terrorismo, Spagna, comunicato, nemico, Pignatta, Gunter Jakobs, diritto penale del nemico, reati, presunzione, ingiustizia,
[4.7 MB
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- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Lettura del comunicato dei compagni spagnoli tradotto che prende posizione sull'attuale concezione di terrorismo il cui titolo è Operazione pignatta: il nemico siamo noi
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1
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2015-01-15
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s03p15
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mezzoradaria, immigrazione, prefettura, CIE, ministro degli interni, Torino, ristrutturazione, area bianca, Spagna, Xavier Corporales Berruecos,
[6.7 MB
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| 160 kbps]
- audio [vorbis
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| 44100kHz]
TORINO: La prefettura la scorsa primavera aveva provato la chiusura del CIE, ma il ministro degli interni si era fermamente opposto. Da alcuni giorni alcuni operai si aggirano per il centro per ripristinare i locali distrutti la scorsa estate durante una rivolta - SPAGNA: Xavier Corporales Berruecos, in carcere dal 94, è in sciopero della fame dal 2 gennaio. Ha sempre portato avanti tutte le lotte che si sono susseguite rivendicando la fine delle torture e dell'ergastolo. In questo sciopero rivendica la fine del FIES, per la scarcerazione dei detenuti con malattie incurabili e contro l'abbandono sanitario nei centri penitenziari - TAGLI: Ridotto di 1/3 in meno di 2 anni l'invio dei detenuti in ospedale - LEGGE: Notificata a 4 poliziotti la conclusione della fine delle indagini avviate a seguito del suicidio in commissariato di Villa Opicina, frazione di Trieste, della cittadina ucraina Alina Bonar Diaciuk avvenuto il 14 aprile del 2012 mentre era in attesa dell'espulsione. Era stata rinchiusa illegalmente per tre giorni nella "stanza di controllo" - Depositate le carte dei giudici dopo l'assoluzione nell'ottobre scorso per la morte di Stefano Cucchi. Gli atti di processo alla procura per accertare chi lo picchiò - GRECIA: Arrestato il 3 gennaio ad Atene, Christodoulos Xiros membro della organizzazione rivoluzionaria 17 novembre, mediante una segnalazione anonima - SPAGNA: Da più di 5 anni ETA ha terminato la lotta armata ed è sul punto di consegnare le armi, manca una firma da Madrid, nonostante questo Mariano Rojas e i suoi giudici, dopo una imponente manifestazione a Bilbao nella quale si richiedeva il rispetto per i diritti elementari dei prigionieri politici, ha fatto scattare una maxi operazione che ha portato all'arresto di 16 persone basche. Guerriglieri? No! Avvocati ai quali viene contestata l'appartenenza ad un organizzazione terroristica e altri reati reati di natura fiscale.
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3
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2015-01-15
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s03p15
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mezzoradaria, Rosa, migranti, avvocati, Bologna, rinnovo, permesso di soggiorno, INPS, contributi, estratto conto previdenziale, lavoro,
[7.3 MB
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| 160 kbps]
- audio [vorbis
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| 44100kHz]
Riprendiamo la questione migrazione con l'avvocato Rosa: Qual'è una buona pratica che un migrante potrebbe seguire per esser sicuro che al momento della richiesta del rinnovo del permesso di soggiorno per motivi lavorativi questo abbia tutte le carte in regola? E se il lavoratore scoprisse che il datore di lavoro non versa i contributi? Esistono sportelli che forniscono assistenza legale ai quali chiedere informazioni e che abbiano un ambiente migliore di quello della questura? Possiamo spiegare perché abbiamo definito la questura di Bologna come un luogo non disponibile o facile da affrontare per un migrante che debba svolgere pratiche per rinnovare il suo permesso di soggiorno?
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2
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2015-01-15
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s03p15
⋉
mezzoradaria, Rosa, migranti, avvocati, Bologna, immigrazione, burocrazia, visto, ricongiungimento familiare, famiglia, lavoro, ambasciata, decreto flussi,
[11.4 MB
| 10 mins, 45 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
Affrontiamo la questione burocratica della migrazione insieme all'avvocato Rosa oggi ospite in redazione: Cos'è un visto d'ingresso e che prospettive di vita permette ad un migrante? Quali sono e chi si può rivolgere una domanda di permesso di soggiorno? Cosa succede in caso di diniego? Nel caso di sospensione dell'ordine di allontanamento da parte del TAR quali sono le peculiarità della questura di Bologna?
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1
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-10-23
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s03p03
⋉
mezzoradaria, Bologna, Dozza, garante dei detenuti, diritti, detenuti, Desi Bruno, sovraffollamento, celle aperte, lavoro, vitto,
[8.4 MB
| 7 mins, 48 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
BOLOGNA, Dozza: Secondo l'ultimo rapporto della garante dei diritti dei detenuti Desi Bruno, sarebbero detenute 650 persone a fronte dei 450 posti, sarebbe in vigore il regime "celle aperte" con il quale dovrebbero poter stare fuori dalle celle dal mattino fino alle ore 16, si lamenta carenza del lavoro poiché i detenuti lavorano solo qualche mese all'anno a rotazione. La garante però non ha visitato tutte le sezioni e dovrebbe tornare per completare la visita. Scarsità del vitto, alti prezzi del sopravvitto, umidità e infiltrazioni nelle celle e che molti ricorsi per le condizioni inumani e degradanti presentati sono stati respinti dal magistrato di sorveglianza perché ritenuti generici, non fatti bene. - Via Mattei: Ora non è più un CIE ma un HUB, un centro di smistamento dove gli immigrati a decine vengono identificati, alloggiati per un tempo variabile nelle vecchie stanze con qualche grata in meno. L'identificazione viene fatta dopo ogni arrivo, prima di un ricovero. La caccia all'immigrato è tutt'altro che chiusa, in Europa viene infatti lanciata una campagna chiamata Mos Maiorum con la quale vengono appoggiate retate in tutte le nazioni - TERNI: Un insegnante di scuola è stato sospeso dai primi di Settembre per non aver interrotto la lezione per permettere i controlli di polizia a seguito di cani antidroga per altro senza mandato del magistrato -GIUSTIZIA: In pochissimi sono riusciti ad ottenere i fantomatici 8 euro di risarcimento per ogni giorno vissuto in condizioni disumane e degradanti, la maggior parte sono stati respinti per questione di forma ed errori di compilazione dell'istanza, altri invece sono stati respinti dai magistrati a causa di una interpretazione personale di una norma tutt'altro che chiara, dalla impossibilità dei detenuti a reperire le informazioni dai penitenziari attraverso i quali sono passati e dal costo degli avvocati. L'Italia resta comunque sotto osservazione della corte europea dei diritti dell'uomo fino a giugno 2015, ma intanto con una legge truffaldina è riuscita a stralciare 4000 ricorsi - Proliferano le commissioni per avviare una riforma del carcere e della polizia penitenziaria. Nasce voluta da Renzi, un gruppo di super esperti, tra i quali il PM antimafia Gratteri, che stanno studiando una serie di modifiche come la scomparsa del DAP, all'introduzione della riformatio in peius in appello, fino all'abrogazione del rito abbreviato. Riforme discutibili essenzialmente per una netta menomazione del diritto di difesa. - La cassazione dichiara che una condanna anche se passata in giudicato, per delle norme dichiarate successivamente incostituzionali, deve essere ricalcolata. Viene finalmente demolito il tabù della pena definitiva e ne potranno così giovare in automatico, ad esempio, i detenuti imprigionati per la Fini-Giovanardi per cui il PM dovrà riaprire il caso. Ci aspettiamo però commenti sul carico di lavoro, che già a Bologna ritarda gli sconti di pena per procedere con delle questioni ritenute più urgenti - BOLOGNA: Arrivano le motivazioni della sentenza assolutoria per tutti gli accusati nel processo Fuoriluogo per cui nel 2011 uno spazio di documentazione è stato chiuso e 6 persone vennero dapprima rinchiuse in carcere e poi ristrette ai domiciliari per 6 mesi. Una sentenza che è un vero e proprio schiaffo alla DIGOS e a tutti gli altri persecutori, tra i quali si annovera anche la stampa, del Fuoriluogo si legge infatti che la PM Morena Plazi sarebbe caduta in un errore di prospettiva tra i fatti contestati e la gravità delle accuse sostenute. Assoluzione dunque perché il fatto non sussiste, ma per quello che è stato tolto, non basta un "Si c'eravamo sbagliati" - Sabato 18 Ottobre era presenti a Bologna il governatore di Banca Italia Ignazio Visco, per una lettura in un aula universitaria, e in piazza S.Domenico i fascisti di Forza Nuova con l'annunciata partecipazione di Roberto Fiore. Circa 500 partecipanti hanno sfilato in protesta per la presenza di entrambe queste persone e nel corso di alcune scaramucce con i poliziotti schierati a protezione, un compagno è stato arrestato, portato alla Dozza e processato per direttissima lunedì dove la giudice l'ha condannato ad 8 mesi di domiciliari con permesso lavorativo.
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mezzoradaria, radio città fujiko
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italia, emilia romagna, bologna
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2014-07-10
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s02p41
⋉
mezzoradaria, Dimitri Alberti, danni morali, pestaggio, detenuti, Sassari, SSebastian, Europa, lavoro, condanne, lavoro forzato, anarchici,
[8.3 MB
| 7 mins, 30 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
| 2ch
| 44100kHz]
GIUSTIZIA: Doppia condanna europea, una per il pestaggio di Dimitri Alberti subito dopo il suo arresto, e l'altra per una trentina di detenuti che furano pestati al carcere di S.Sebastian di Sassari come ritorsione ad una protesta. - LAVORO: L'Europa ritiene che il lavoro all'interno dei penitenziari sia sottopagato e in netto contrasto con la giurisprudenza europea che vincola il pagamento a quello del contratto nazionale del lavoro, si prospetta una nuova sanzione a risarcire circa 25000 detenuti considerati quindi ai lavori forzati - BOLOGNA: Il 17 giugno 2 compagni e una compagna vengono arrestati e rinchiusi per 3 giorni alla Dozza dopo che hanno cercato di evitare lo sgombero della propria casa. Durante la loro prigionia ci sono stati diversi momenti di solidarietà. In seguito agli arresti è stato lanciato un corteo il 3 luglio prima del quale si è assistito a perquisizioni a tappeto delle abitazioni dei compagni anarchici in città. Nonostante il tentativo di isolamento mediatico e fisico mediante lo schieramento di innumerevoli cordoni di polizia, il corteo è stato fatto ugualmente e ha incrociato numerosi cittadini
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2
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mezzoradaria, radio città fujico
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italia, emilia romagna, bologna
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2013-12-05
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s02p10
⋉
HAIKA, HARRAI, Spagna, Paesi Baski, giovani, contropotere, SEGI, capitalismo, Herri Batasuna, Egunkaria, EGI, tortura, femminismo,
[6.8 MB
| 6 mins, 39 secs
| 160 kbps]
- audio [vorbis
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| 44100kHz]
Cosa succede in Euskal Herria? Parliamo di SEGI con 2 ospite baschi perchè occore capire bene cosa è successo e cosa sta accadendo in quanto i paesi baschi sono il laboratorio europeo di repressione politica. Quali obbiettivo perseguiva SEGI dal momento della sua costituzioni e con quali strumenti intendeva raggiungerli? Come si è organizzato il movimento giovanile in questa fase di cambiamento e con quale aspettative?
Sinossi:
Ameer ha solo 12 anni, ma è già un adulto.
Ogni pomeriggio, dopo la scuola, porta al pascolo il gregge di pecore della propria famiglia.
Ameer ha un sogno, tramandato di generazione in generazione: vedere la propria terra e il proprio popolo liberati dalle ingiustizie dell’occupazione militare israeliana.
Tutto questo non è un film. Questa è la realtà quotidiana di Ameer.
Benvenuti ad At-Tuwani, piccolo villaggio palestinese di contadini incastrato nelle aride colline a sud-est di Hebron, nella cosiddetta Area C della West Bank. Sotto costante minaccia di evacuazione dal 1999, il villaggio è oggetto di ripetuti attacchi da parte dei coloni israeliani che vivono nel vicino insediamento di Ma’on. In risposta a tutto questo consolidato sistema di ingiustizie, da dieci anni è nato il Comitato di Resistenza popolare, diretta espressione della rivolta della classe contadina locale e contemporaneamente potente destabilizzatore dei meccanismi di controllo e repressione attuati dall’occupazione israeliana.
L’esperimento politico dal basso di At-Tuwani mette in mostra come le radici profonde dell’odierna società palestinese attraversino una fase di profondo mutamento. Con il supporto e la collaborazione degli attivisti israeliani, il movimento sta crescendo e si sta affermando in chiave regionale come uno dei possibili percorsi per costruire ed immaginare un nuovo futuro.
Sinossi:
Ameer ha solo 12 anni, ma è già un adulto.
Ogni pomeriggio, dopo la scuola, porta al pascolo il gregge di pecore della propria famiglia.
Ameer ha un sogno, tramandato di generazione in generazione: vedere la propria terra e il proprio popolo liberati dalle ingiustizie dell’occupazione militare israeliana.
Tutto questo non è un film. Questa è la realtà quotidiana di Ameer.
Benvenuti ad At-Tuwani, piccolo villaggio palestinese di contadini incastrato nelle aride colline a sud-est di Hebron, nella cosiddetta Area C della West Bank. Sotto costante minaccia di evacuazione dal 1999, il villaggio è oggetto di ripetuti attacchi da parte dei coloni israeliani che vivono nel vicino insediamento di Ma’on. In risposta a tutto questo consolidato sistema di ingiustizie, da dieci anni è nato il Comitato di Resistenza popolare, diretta espressione della rivolta della classe contadina locale e contemporaneamente potente destabilizzatore dei meccanismi di controllo e repressione attuati dall’occupazione israeliana.
L’esperimento politico dal basso di At-Tuwani mette in mostra come le radici profonde dell’odierna società palestinese attraversino una fase di profondo mutamento. Con il supporto e la collaborazione degli attivisti israeliani, il movimento sta crescendo e si sta affermando in chiave regionale come uno dei possibili percorsi per costruire ed immaginare un nuovo futuro.
Credits:
Regia, riprese e montaggio:
Andrea Paco Mariani
Nicola Zambelli
Post-produzione audio:
Vasco Fondra
Colonna sonora originale:
Radiodervish
Claudio Cadei, Simone Marcandalli e Valentina Rebaudengo
Luca Figliuoli e Alessandro Pedretti
Produzione:
Smk Videofactory – 2011
Mercoledì 26 ottobre
Ore 20.30
Proiezione del documentario
Un pagamu – La tassa sulla paura
(HD+HDV, Italia, 2011)
Montaggio: Claudio Metallo, Miko Meloni
Fotografia: Claudio Metallo, Nicola Grignani, Miko Meloni
Regia: Claudio Metallo, Nicola Grignani, Miko Meloni
Un pagamu-la tassa sulla paura racconta varie storie di persone che hanno deciso di ribellarsi al pizzo, al racket e di una città intera, Lamezia Terme, che cerca un riscatto dopo due scioglimenti del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, in circa dieci anni.
Nel documentario si alternano le testimonianze dirette di Rocco Mangiardi, primo commerciante lametino ad indicare in aula i suoi estorsori, di Armando Caputo, presidente dell’associazione antiracket locale. Inoltre, il documentario, si avvale della narrazione della vicenda della famiglia Godino, che ha perso a causa di un atto intimidatorio la propria attività e la propria casa, ma che è riuscita a ricostruirsi una vita senza dover fuggire da Lamezia. In questo lavoro c’è anche la voce del sindaco della città lametina, Gianni Speranza e dell’assessore alla cultura Tano Grasso, ma anche dei ragazzi dello Spazio Aperto Giovani che hanno animato un bene confiscato con attività culturali, mostre e concerti.
Per info: www.cinemaitaliano.info/unpagamu
Ore 22.30
Concerto LUIGI RINALDI JAZZ QUARTET
Il gruppo nasce nel 2010 dall’unione di quattro jazzisti molto attivi nella scena artistica bolognese.
Il repertorio, accuratamente scelto ed arrangiato, alterna brani originali composti dal leader a standard jazz di Shorter, Henderson, Petrucciani, Coltrane. Musica allo stato puro, espressione personale consapevole. Il sound, a tratti cameristico, evidenzia un alto grado di emotività supportata da pregevoli doti tecniche. Il risultato finale produce giochi di colori e fraseggi interessanti.
IL NUOVO DOCU-FILM DI INSUTV SUI MOVIMENTI DI RESISTENZE CONTADINE IN
ITALIA!
Dopo “Una montagna di balle” Nicola Angrisano torna sul tema della
difesa della salute e dell’ambiente contro la speculazione e il potere
della grande distribuzione e delle multinazionali.
- Interverrano gli autori e alcuni dei protagonisti
- LA RAGNATELA offrirà degustazione dei cibi genuini e clandestini
Al termine della proiezione verranno distribuite le copie del film ai
coproduttori
_SINOSSI:_
Decine di coltivatori, allevatori, pastori e artigiani si uniscono
nell’attacco alle logiche economiche e alle regole di mercato cucite
sull’agroindustria, per difendere la libera lavorazione dei prodotti,
l’agricoltura contadina, l’immenso patrimonio di saperi e sapori della
terra.
Da questa rete nasce la campagna “Genuino Clandestino”, con donne e
uomini da ogni parte d’Italia che si autorgnizzano in nuove forme di
resistenza contadina.
Mentre la burocrazia bandisce dal mercato migliaia di piccoli
produttori, il consumatore continua a subire, spesso inconsapevolmente,
modelli di produzione del tutto inadeguati a garantire genuinità ed
affidabilità dei cibi.
Attraverso il lavoro, le situazioni e le voci dei contadini
“clandestini”, InsuTv racconta questa campagna, semplice nel suo
messaggio, ma determinata nelle sue forme, insieme alle implicazioni in
materia di democrazia del cibo, sviluppo economico, salvaguardia
dell’ambiente e accesso alla terra.
l'ottica di campi aperti, contadini ed accesso alla terra
l'ottica di campi aperti, contadini ed accesso alla terra
l'ottica di campi aperti, contadini ed accesso alla terra
due parole sulla produzione
Nella crisi economica che nel 2001 ha investito l’Argentina nascono centinaia di imprese recuperate e gestite dagli stessi lavoratori e lavoratrici. È una risposta spontanea alla disoccupazione e alla precarietà del lavoro e della vita messa in campo da uomini e donne che decidono di unirsi ed organizzarsi.
A distanza di dieci anni Zanon, ora Fabrica Sin Patrones,continua ad esistere e a rappresentare una proposta viva, possibile e reale di organizzazione del lavoro, divenuto finalmente bene comune e della società in generale.
Soggetto ed interviste: Marco Semenzin, Silvia Torneri
Riprese e montaggio: Andrea Paco Mariani
Post-produzione audio: Vasco Fondra
Footage d’Archivio: Gruppo Alavio
Smk Videofactory – 2011
Tornati nello Z00 dopo una lunga assenza e con mancanze evidenti...ma siamo tornati! la Kiki è partita per il progetto Nomads verso il marocco, Susanna è rimasta a casa, la scimmia non è tornata, ma.....il M°Mozart, l'Idrofonico ed Eky nella sedicesima puntata cosa faranno...???? forse avranno ospiti, forse no...chissà...?!? il Comitato WillieSindaco evolve e anche gli inediti musicali di Willie...
Ciro è un giovane pugile di Napoli, dell’antico quartiere Ventaglieri, nel centro storico della città. La sua storia è quella di un mite che pratica uno sport di sfida cruenta e che, nella parte di mondo nella quale vive, aggredisce le difficoltà della vita con tenerezza e silenziosa tenacia, da campione leale. Il film racconta i silenzi, il respiro, i corpi, i ring, le urla dei tifosi-bambini, la tenerezza di Ciro in forte contrasto con la rudezza del mondo della boxe, il rapporto che ha con la madre, con la fidanzata Annarita e con i suoi due mentori, Geppino Silvestri, uno dei più grandi maestri italiani di pugilato e suo figlio Lino, che hanno cominciato a prendersi cura di lui fin da tredicenne. Il suo è un vero atto di resistenza alla condizione di solitudine in cui ci si può trovare quando si ricevono responsabilità premature e si vive in uno Stato che non ti conosce e non ti riconosce.
Nonostante tutto Ciro vuole farcela, si avvilisce, si chiude, poi trova la forza e riparte.
Ciro è un giovane pugile di Napoli, dell’antico quartiere Ventaglieri, nel centro storico della città. La sua storia è quella di un mite che pratica uno sport di sfida cruenta e che, nella parte di mondo nella quale vive, aggredisce le difficoltà della vita con tenerezza e silenziosa tenacia, da campione leale. Il film racconta i silenzi, il respiro, i corpi, i ring, le urla dei tifosi-bambini, la tenerezza di Ciro in forte contrasto con la rudezza del mondo della boxe, il rapporto che ha con la madre, con la fidanzata Annarita e con i suoi due mentori, Geppino Silvestri, uno dei più grandi maestri italiani di pugilato e suo figlio Lino, che hanno cominciato a prendersi cura di lui fin da tredicenne. Il suo è un vero atto di resistenza alla condizione di solitudine in cui ci si può trovare quando si ricevono responsabilità premature e si vive in uno Stato che non ti conosce e non ti riconosce.
Nonostante tutto Ciro vuole farcela, si avvilisce, si chiude, poi trova la forza e riparte.
scritto, fotografato e diretto da Marcello Sannino
Parallelo 41 produzioni
(Italia, 2009 – 57 minuti, DigiBeta)
Sarà presente il regista
Ciro è un giovane pugile di Napoli, dell’antico quartiere Ventaglieri, nel centro storico della città. La sua storia è quella di un mite che pratica uno sport di sfida cruenta e che, nella parte di mondo nella quale vive, aggredisce le difficoltà della vita con tenerezza e silenziosa tenacia, da campione leale. Il film racconta i silenzi, il respiro, i corpi, i ring, le urla dei tifosi-bambini, la tenerezza di Ciro in forte contrasto con la rudezza del mondo della boxe, il rapporto che ha con la madre, con la fidanzata Annarita e con i suoi due mentori, Geppino Silvestri, uno dei più grandi maestri italiani di pugilato e suo figlio Lino, che hanno cominciato a prendersi cura di lui fin da tredicenne. Il suo è un vero atto di resistenza alla condizione di solitudine in cui ci si può trovare quando si ricevono responsabilità premature e si vive in uno Stato che non ti conosce e non ti riconosce.
Nonostante tutto Ciro vuole farcela, si avvilisce, si chiude, poi trova la forza e riparte.
Al centro di questa monografia vi sono gli immaginari di un gruppo di ragazzi di origine straniera, tutti pugili dilettanti di una palestra di boxe della Bolognina, quartiere della prima periferia bolognese. Entrare in questa palestra nata nel 1950 ha significato fare i conti con cinquant’anni di pugilato a Bologna, con la storia di uno sport nato nei circoli del Dopolavoro operaio, con la cultura della socialità e del tempo libero in uno dei territori più “popolari” della città. Per questa società pugilistica hanno combattuto, infatti, molti operai che lavoravano nelle numerose fabbriche metalmeccaniche che hanno caratterizzato il territorio della Bolognina. Dall’inizio degli anni Ottanta, con la chiusura delle fabbriche metalmeccaniche e con il contemporaneo arrivo nel quartiere dei primi immigrati – la Bolognina è oggi il territorio in cui la loro presenza in città è più significativa -, la palestra ha aperto le porte a pugili di origine non italiana, cambiando i metodi di insegnamento, i tempi di allenamento, la stessa organizzazione sociale. Oggi i giovani pugili che vi si allenano sono adolescenti, dai 12 ai 25 anni, che in parte frequentano la scuola, gli istituti tecnici della Bolognina, in parte sono alle prese con le prime esperienze nel mondo del lavoro. Le loro storie sono al centro di questo libro in cui una palestra di boxe è utilizzata come finestra per leggere le trasformazioni che hanno caratterizzato questa prima periferia di Bologna negli ultimi anni.
Viene spiegato come in Italia le normative europee vengono recepite infine Raffaele chiude
3 Interventi dal pubblico: 1) Approfondimento su Infiltrazioni Ndrangheta nella giunta di desio e sulla Prestigiacomo e la legge che diminuisce le pene per i reati ambientali. 2) Come informarsi in casi come questo? I media malati & Il meccanismo del governo della deroga delle leggi in casi di emergenza nella quale si infila sempre la protezione civile 3) Richiesta di approfondimento sul caso Hera
Raffaele spiega come vengono distribuiti i materiali che produciamo e approfondisce su come il gruppo di produzione ha lavorato
Introduzione di Raffaele alla visione del documentario: "Un po di petrolio" prodotto da Teleimmagini?&insuTV
Raffaele fa un escursus sulle vecchie e nuove produzioni di InsuTV in collaborazione con Teleimmagini?
Raffaele introduce Gabriele Bollini della Rete Ecologista Bolognese. Bollini descrive un po' gli ambiti interessanti che secondo lui il documentario tocca cercando di descrivere gli argomenti che la discussione potra' approfondire
Gabriele Bollini analizza i mali di hera e i metodi per lasciare alle spalle la multi utility
Gabriele Bollini parla dei referendum prossimi: sul nucleare, l'acqua e..
Lavoro migrante e razzismo nel segno dello stato
Partecipano:
Alfonso de Vito (Rete antirazzista campana),
Antonello Mangano (curatore di Gli africani salveranno l'Italia),
Giuseppe Pugliese (Osservatorio migranti di Rosarno),
Baziir Sene (Coordinamento Migranti Bologna).
Lavoro migrante e razzismo nel segno dello stato
Partecipano:
Alfonso de Vito (Rete antirazzista campana),
Antonello Mangano (curatore di Gli africani salveranno l'Italia),
Giuseppe Pugliese (Osservatorio migranti di Rosarno),
Baziir Sene (Coordinamento Migranti Bologna).
Lavoro migrante e razzismo nel segno dello stato
Partecipano:
Alfonso de Vito (Rete antirazzista campana),
Antonello Mangano (curatore di Gli africani salveranno l'Italia),
Giuseppe Pugliese (Osservatorio migranti di Rosarno),
Baziir Sene (Coordinamento Migranti Bologna).
Lavoro migrante e razzismo nel segno dello stato
Partecipano:
Alfonso de Vito (Rete antirazzista campana),
Antonello Mangano (curatore di Gli africani salveranno l'Italia),
Giuseppe Pugliese (Osservatorio migranti di Rosarno),
Baziir Sene (Coordinamento Migranti Bologna).
Le connessioni tra precarietà e sicurezza: il lavoratore su breve termine rischia spesso di più e al contrario non “vale la pena” investire sulla sua tutela. Il caso del porto di Ravenna.
Ballata per una morte bianca, scritto e interpretato da Stefano Seproni (collaborazione alla regia di Claudio Beghelli), con Ljuba De Angelis, Eros Lancianese e Filippo Brandimarte; luci e fotografie di Luca Mennon. Lo spettacolo prende le mosse da un fatto di cronaca: un operaio perde la vita sul posto di lavoro. Questo doloroso episodio, uno dei molti che si verificano quotidianamente in Italia (nel nostro Paese, ogni anno, si contano più di mille incidenti mortali sul lavoro), diventa il tema centrale di un ‘monologo a più voci’ dal quale emerge il drammatico ritratto di uomini che lavoravano per vivere e che, a causa del lavoro, hanno sacrificato la vita. Lo spettacolo ha già fatto più di 40 date in tutta Italia.
La sicurezza per le categorie di lavoratori tradizionalmente non considerate a rischio, come gli ambienti scolastici e le residenze protette o i ruoli da operatori sociali. L’estensione del concetto di sicurezza alla salute sul lungo periodo e a forme di malattie professionali non riconosciute, quali il burn out per gli educatori.
Il rischio amianto: un aggiornamento su contaminazioni, lotte, processi.
Il testo unico 2008: novità e punti critici, modifiche apportate dal decreto 106 (quasi tutte vittorie della parte padronale). Conoscenze delle regole che possono diventare armi di difesa ( o di attacco) per i lavoratori, aspetti tecnici legati alla sicurezza che possono migliorare la situazione. Esistenza o non esistenza della figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale e sua potenziale importanza.
Le analisi sulle tossico dipendenze dei lavoratori come espressione di puro proibizionismo senza reali obiettivi di maggior sicurezza.
La sicurezza per le categorie di lavoratori tradizionalmente non considerate a rischio, come gli ambienti scolastici e le residenze protette o i ruoli da operatori sociali. L’estensione del concetto di sicurezza alla salute sul lungo periodo e a forme di malattie professionali non riconosciute, quali il burn out per gli educatori.
Il testo unico 2008: novità e punti critici, modifiche apportate dal decreto 106 (quasi tutte vittorie della parte padronale). Conoscenze delle regole che possono diventare armi di difesa ( o di attacco) per i lavoratori, aspetti tecnici legati alla sicurezza che possono migliorare la situazione. Esistenza o non esistenza della figura del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale e sua potenziale importanza.
Le analisi sulle tossico dipendenze dei lavoratori come espressione di puro proibizionismo senza reali obiettivi di maggior sicurezza.
Estratto dell'inizio della rappresentazione teatrale. Monologo sul grande sogno della Spagna nel '36.
Per darvi una idea, 3 estratti mixati della prima parte dello spettacolo: Salud, monologo teatrale sull'esperienza anarchica della Spagna nel'36. Grande viaggio nei sogni di quegli anni.
Tavola rotonda che si propone di mettere al centro della discussione i cambiamenti del settore editoriale avvenuti negli ultimi anni e le condizioni di lavoro di chi vi opera in modo spesso precario e senza tutele.
Tre brani scelti, che raccontano la precarietà nell'editoria. Estratti dal sito di ReRePre
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Mario Guaraldi
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2010-03-26
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giornalismo, lavoro precario, editoria, ReRePre, Rete dei Redattori Precari, Modo Info Shop, traduttori, sindacalismo, passi precari, AIE, editori
[8.9 MB
| 17 mins, 21 secs
| kbps]
- audio [
| 2ch
| 44100kHz]
Attraverso le testimonianze dei soggetti invitati (giornalisti, editori, traduttori, sindacalisti, scrittori e lavoratori precari) cercheremo di capire quali sono i meccanismi che hanno portato a pensare che l’esternalizzazione selvaggia, la mancata crescita professionale, l’intermittenza del lavoro e l’inadeguatezza delle retribuzioni siano l’unico mezzo per far sì che l’editoria italiana resti in piedi.
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Sandra Biondo
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| 12 mins, 48 secs
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| 2ch
| 44100kHz]
Attraverso le testimonianze dei soggetti invitati (giornalisti, editori, traduttori, sindacalisti, scrittori e lavoratori precari) cercheremo di capire quali sono i meccanismi che hanno portato a pensare che l’esternalizzazione selvaggia, la mancata crescita professionale, l’intermittenza del lavoro e l’inadeguatezza delle retribuzioni siano l’unico mezzo per far sì che l’editoria italiana resti in piedi.
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Luigi Bernardi
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Attraverso le testimonianze dei soggetti invitati (giornalisti, editori, traduttori, sindacalisti, scrittori e lavoratori precari) cercheremo di capire quali sono i meccanismi che hanno portato a pensare che l’esternalizzazione selvaggia, la mancata crescita professionale, l’intermittenza del lavoro e l’inadeguatezza delle retribuzioni siano l’unico mezzo per far sì che l’editoria italiana resti in piedi.
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Simona Bagalà, Francesca Bovone
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Risposta al comunicato per l' assenza dell' associazione editori (AIE) e racconti dal vero di due redattrici: le loro esperienze lavorative e contrattuali.
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Alessio Festi
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Attraverso le testimonianze dei soggetti invitati (giornalisti, editori, traduttori, sindacalisti, scrittori e lavoratori precari) cercheremo di capire quali sono i meccanismi che hanno portato a pensare che l’esternalizzazione selvaggia, la mancata crescita professionale, l’intermittenza del lavoro e l’inadeguatezza delle retribuzioni siano l’unico mezzo per far sì che l’editoria italiana resti in piedi.